Originaria di Gualdo Tadino (PG). Frutto medio piccolo, allungato, ristretto all' estremità inferiore con picciolo molto allungato. Buccia giallo-verdognola, con sfumature rosse. Polpa acidula, non troppo succosa, profumata. Raccolta a S. Martino, si conserva in fruttaio. La pianta madre è stata ritrovata nella zona di Gualdo Tadino (PG). Di origine sconosciuta, non se sono trovate altre piante. La pianta è coltivabile nella media e alta collina, per la sua spiccata capacità di adattamento. L’albero mediamente vigoroso, irregolare, ad alta produttività e fiorisce tardivamente. Dalle osservazioni fatte è piuttosto sensibile ad alcune malattie fungine come la ticchiolatura. Il frutto è medio piccolo, allungato, cilindrico, ristretto all’estremità inferiore. La buccia è giallo-verdognola, con arrossamento dalla parte del sole, liscia, cerosa e con lenticelle poco evidenti . La polpa è acidula, non troppo succosa, ma profumata. Viene raccolta molto tardi, i primi di novembre dopo le prime gelate. Si conserva egregiamente in fruttaio. Si comincia a consumare da dicembre. Da non confondere con la mela
Polsella, sinonimo della
Limoncella, questa mela era preziosa per la sua serbevolezza. Da consumo fresco o da cottura in acqua, tagliata a spicchi con cannella e chiodi di garofano. Poteva andare bene «
per li sani e per gli amalati» secondo Agostino Gallo e può essere usata per profumare la biancheria. Da consumo fresco o da cottura.
The mother plant was recovered in the Gualdo Tadino (Perugia) area. Its origin is unknown and no other plants of this variety were recovered. It is well adapted to medium and high hills areas. The tree is moderately vigorous, irregular, highly productive and blooms late. From our research this tree appears to be rather sensible to fungi such as Blackspot. The fruit It is medium-small, elongated, cylindrical and tapered in the lower end. The stem is very long and thin, inserted in a narrow and deep cavity. The calyx is semi-open and serrated. The skin is yellow-greenish and blushed red from the sun. It is smooth, waxy and with little marked lenticels. The flesh is slightly sour, not too juicy but very aromatic. It is harvested very late around early November and after the first frosts. It stores wonderfully in the fruit-house. It can be eaten starting in December. Not to be confused with the polsella apple, aka limoncella, this apple was praised for its storing capacity. It can be eaten fresh or cooked in water after being sliced into wedges and aromatized with cinnamon and clove. It is beneficial “for the healthy and for the sick” according to Agostino Gallo; it can also be used as a potpourri for the laundry.