︎︎︎ MELA ROSA
La pianta madre è stata rinvenuta nel comune di Gualdo Tadino (PG), ma è diffusa in diverse altre zone dell’Umbria.. Molti sono però i tipi di Rosa che si possono trovare. Questa è molto simile alla Rosa proveniente dalle Marche, da dove pare abbia preso origine. Veniva coltivata nelle zone di media e alta collina e tuttora è alquanto presente in quelle zone. L’albero è vigoroso, molto rustico e a portamento eretto; fiorisce tardivamente ed è quindi adatto alle zone con gelate tardive. Il frutto è medio, rotondeggiante, regolare, schiacciato ai poli. La buccia è giallo- verdognola, con sfumatura rosa dalla parte del sole, con poche lenticelle evidenti. Il peduncolo è grosso, inserito in una cavità larga e poco profonda. La cavità calicina è poco incavata. La polpa è bianca, croccante, dolce e molto profumata, leggermente acidula anche a maturazione.
Si raccoglie i primi dieci giorni di ottobre e si comincia a consumare a dicembre. E’ molto serbevole in fruttaio e resistente ai trasporti.Questa mela è da considerarsi probabilmente come parte del grande gruppo varietale delle Rosa, che presenta molte variazioni. La mela Rosa descritta dal Mattioli nel ‘500 era considerata tra le migliori proprio per il «loro gratissimo odore e un sapore molto aggradevole». Secondo il Tamara sarebbe proprio l’odore di rosa a dare il nome alla varietà. E’ comunque ancora oggi da considerarsi una delle migliori mele, sia per il consumo fresco che da cottura in vari modi.
The mother plant was recovered in the area of Gualdo Tadino (Perugia) but it is widespread in other parts of Umbria. There are many variations of the rose apple. This one is very similar to the rose apple coming from the Marche region, from which it may have originated. It used to be cultivated on moderate and high hills and it is still quite common in those higher areas. The tree is vigorous, very hardy and with compressed habit. It blooms late and is thus suited for areas with late frosts. The fruit is medium size, with a round regular shape, flattened at both ends. The stem is thick and inserted in a wide and not too deep cavity. The calyx is not too deep. The skin is a yellow-green, with pink shading from the sun and few marked lenticels. The flesh is white, crisp, sweet and not very aromatic; it is slightly tart even at ripening time. It is harvested the first ten days in October and it can be eaten from December on. It stores very well in the fruit-house and it travels well. This apple may be considered part of the large varietal group of the rose apples, which is characterized by many variations. The one described by Mattioli in the 1500’s was considered amongst the best ones exactly for “its very pleasant scent and very tasty flavor”. According to Tanara, it is the scent of rose to which this variety owes its name. In any case it is still considered one of the best apples today, both for fresh eating and for cooking.